Le discariche di amianto presso Villafranca di Verona: una problematica ambientale al centro di un territorio complesso
- Anno scolastico 2024-2025
- Presentato da IS Carlo Anti, Villafranca di Verona (Verona)
All’inizio degli anni ’90 un’azienda privata attiva nello smaltimento dei rifiuti fa richiesta di costruire un impianto di inertizzazione di rifiuti tossici e nocivi, individuando come sito l'ex cava di ghiaia in località Caluri: un bacino di circa 130mila metri quadrati. Un’altra richiesta arriva per impiantare una discarica di amianto a Quaderni, sempre una frazione di Villafranca. Le discariche prevedono il trattamento e lo smaltimento di rifiuti contenenti amianto pari a circa 767.600 metri cubi, nonché l’impiego di materiali plastici utilizzati per realizzare la copertura infrastrato.
Si tratta pertanto di strutture potenzialmente pericolose per il territorio circostante, che rende particolarmente evidente la questione delle modalità di smaltimento di rifiuti nocivi, anche tenendo conto che la zona interessata dal progetto è densamente abitata e coltivata a cereali, frutteti e vigneti doc.
Per quali motivi le discariche sono considerate nel territorio di Villafranca un possibile problema ambientale? Reperiremo le informazioni utili all’approfondimento della questione ricercando e consultando la documentazione resa disponibile dai diversi enti e associazioni che si occupano della tematica.
All’inizio degli anni ’90 un’azienda privata attiva nello smaltimento dei rifiuti fa richiesta di costruire un impianto di inertizzazione di rifiuti tossici e nocivi, individuando come sito l'ex cava di ghiaia in località Caluri: un bacino di circa 130mila metri quadrati. Un’altra richiesta arriva per impiantare una discarica di amianto a Quaderni, sempre una frazione di Villafranca. Inizia all’epoca un lungo procedimento amministrativo che passa attraverso l’approvazione del progetto da parte del Ministero dell’Ambiente nel 1994 e prosegue nei decenni successivi con una lunga serie di ricorsi da parte degli enti locali del territorio, che hanno concretamente bloccato l’esecuzione del progetto. Allo stato attuale (dicembre 2024) la società proponente le nuove discariche di amianto (Tecnoinerti s.r.l.) permane nell’intenzione di attivare i siti di stoccaggio e smaltimento, nonostante le osservazioni e i pareri negativi di numerosi enti locali ed associazioni del territorio. Le discariche prevedono il trattamento e lo smaltimento di rifiuti contenenti amianto pari a circa 767600 metri cubi, nonché l’impiego di materiali plastici utilizzati per realizzare la copertura infrastrato. Si tratta pertanto di strutture potenzialmente pericolose per il territorio circostante, che rende particolarmente evidente la questione delle modalità di smaltimento di rifiuti nocivi, anche tenendo conto che la zona interessata dal progetto è densamente abitata e coltivata a cereali, frutteti e vigneti doc. Per quali motivi le discariche sono considerate nel territorio di Villafranca un possibile problema ambientale? Gli enti del territorio da anni segnalano le seguenti problematiche: • i siti interessano un’area a forte urbanizzazione che riguarda non solo il comune di Villafranca, ma anche i comuni contermini di Povegliano Veronese, Castel d'Azzano, Mozzecane, Sommacampagna, Valeggio sul Mincio e Vigasio; • il sito di Caluri è adiacente all’area occupata dall’Aeroporto Valerio Catullo nonché alle caserme del 3° Stormo dell’Aeronautica Militare; • una delle zone interessate sorge sopra una falda acquifera cruciale per l'approvvigionamento idrico di diversi territori circostanti; • la mancanza di rispetto delle distanze minime da abitazioni ed altre discariche; • il mancato rispetto del piano di rischio aeroportuale nonché possibili carenze nei piani di gestione e di emergenza; • la possibile dispersione delle fibre di amianto nell'aria; • dubbi sulla caratterizzazione dei terreni, sulle verifiche di stabilità, su una possibile contaminazione della falda acquifera. Attività finalizzate all’acquisizione di dati e informazioni: Gli alunni reperiscono le informazioni utili all’approfondimento della questione ricercando e consultando la documentazione resa disponibile dai diversi enti e associazioni che si occupano della tematica: • Amministrazioni comunali interessate • WWF veronese • Provincia di Verona • ULSS 9 Scaligera • Aeroporto Catullo SpA • Aeronautica Militare – Comando 1^ Regione Aerea • Acque Veronesi SpA • Comitato Ambiente e Salute Villafranca • Confagricoltura Verona • Legambiente Verona • Per la normativa nazionale: siti della camera dei Deputati e del Senato della Repubblica • Per la normativa regionale: sito della Regione Veneto alla sezione Ambiente e Territorio L’indagine scientifica degli effetti ambientali e sociali che l’attuazione del progetto-discarica di amianto comporterebbe, ha come obiettivo principale quello di rendere partecipi gli allievi al dibattito su una problematica del loro territorio, abituarli alla ricerca delle fonti, farli interoquire direttamente con rappresentanti degli enti locali, comitati ecc. La modalità didattica, che sarà privilegiata, dopo uno studio ragionato, sarà quella dell’intervista diretta, che permetterà l’acquisizione di competenze di Educazione Civica ma anche softskills.
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16 Aprile 2025
G. F. - VILLAFRANCA DI VERONA (VR)Produzione del video finale e dell’indagine conoscitiva
Concludiamo questo diario con un misto di emozioni: soddisfazione, gratitudine e una punta di nostalgia. Partecipare al concorso "SenatoAmbiente" è stata un’esperienza intensa e formativa, che ci ha arricchito sotto molti punti di vista, sia personali sia scolastici.
Fin dal … -
16 Aprile 2025
G. F. - VILLAFRANCA DI VERONA (VR)Progetto di Scambio Culturale Italia-Svezia per Finalità Scientifiche e intervista ad un Ingegnere ambientale esperto del comune di Orebro per capire come smaltiscano l’amianto in questo Paese
Il 2 aprile la nostra classe III BLA è partita alla volta della Svezia, per lo scambio culturale già avviato in autunno con un liceo della città di Orebro. Condividiamo la sintesi del progetto in quanto il nostro scambio culturale …
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16 Aprile 2025
G. F. - VILLAFRANCA DI VERONA (VR)Studio dell’inquinamento del suolo, dell’amianto e dei suoi effetti sulla salute - analisi di laboratorio dei campioni di suolo
LEZIONE PROPEDEUTICA SULL’INQUINAMENTO DEL SUOLO E SULL'AMIANTO
Il giorno 26 marzo, la classe ha seguito una lezione di approfondimento da parte della docente di scienze, sull’inquinamento, sull'amianto e suoi effetti sul terreno.
Spiegazione:
La grande variazione di nutrimenti in un … -
12 Aprile 2025
G. F. - VILLAFRANCA DI VERONA (VR)Sopralluogo nei siti preposti alla realizzazione delle discariche di amianto nel villafranchese
Il giorno 18 marzo una rappresentanza della classe, con i proff Cornale e Felici che ci seguono nel progetto, si è recata nei pressi del sito di Quaderni e Caluri dove dovrebbero sorgere le discarica di amianto. Nel sopralluogo della …
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26 Marzo 2025
G. F. - VILLAFRANCA DI VERONA (VR)Sondaggio nella nostra comunità scolastica in merito alle discariche di amianto previste nel territorio
Dopo l’incontro con i rappresentanti del Comitato di Valeggio/Quaderni ci siamo chiesti, come giovani studenti del territorio, quanto la problematica delle discariche di amianto fosse conosciuta dai nostri compagni e anche dagli adulti della nostra scuola. In collaborazione con i …
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26 Marzo 2025
G. F. - VILLAFRANCA DI VERONA (VR)Incontro del 12 marzo 2025 con i rappresentanti del Comitato di Quaderni/Valeggio contro le discariche di amianto previste nel territorio del villafranchese.
In data 12 marzo 2025, si è svolto un incontro nella nostra Aula Magna, organizzato con i rappresentanti del Comitato di Quaderni/Valeggio. L'evento ha avuto l'obiettivo di sensibilizzare noi studenti e la comunità scolastica riguardo alla questione delle discariche di …
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01 Marzo 2025
G. F. - VILLAFRANCA DI VERONA (VR)Intervista al vicesindaco di Villafranca di Verona, con delega all’ecologia, dott. Riccardo Maraia
Il giorno 18 febbraio, come previsto dalla nostra road map, un gruppo di allievi della nostra classe si è recato in Comune accompagnato dalla docente. Avevamo chiesto, tramite email, un’intervista al vicesindaco dott. Maraia, con delega all’ecologia del Comune di …
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17 Febbraio 2025
G. F. - VILLAFRANCA DI VERONA (VR)Incontro di formazione con Ufficio formazione del Senato e individuazione delle procedure didattiche e metodologiche per la prosecuzione del progetto
Il terzo step all’avvio del nostro percorso è iniziato con la partecipazione all’incontro organizzato dall’Ufficio formazione del Senato a cui hanno preso parte due allieve rappresentanti del nostro team insieme ai docenti che ci coordinano. Le compagne presenti all’evento di …
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12 Febbraio 2025
G. F. - VILLAFRANCA DI VERONA (VR)Focus sulla tematica: disamina delle problematiche ambientali legate al territorio, individuazione della problematica, ricerca bibliografica normativa e legislativa, soggetti coinvolti.
Il secondo step è consistito nella riflessione su varie problematiche ambientali presenti sul territorio del villafranchese che potessero essere oggetto dell’indagine conoscitiva richiesta dal nostro progetto/concorso. Sono emerse varie idee dal brainstorming: conseguenze sulla salute dall’uso di pesticidi nelle coltivazioni …
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10 Febbraio 2025
G. F. - VILLAFRANCA DI VERONA (VR)Progetto Senato e Ambiente: disamina del Bando, condivisione, divisione in gruppi di lavoro, incontro con le classi coinvolte
La prima fase del progetto ha previsto una disamina accurata del bando Concorso “SenatoAmbiente” promosso dal Senato della Repubblica, nel quadro delle attività di formazione rivolte al mondo della scuola e svolte in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del …
Le discariche di amianto presso Villafranca di Verona: una problematica ambientale al centro di un territorio complesso
PREMESSA
Possono delle grandi discariche, destinate al conferimento di rifiuti potenzialmente pericolosi, essere impiantate al centro di un territorio complesso, delicato e fortemente antropizzato?
La nostra indagine conoscitiva nasce da un quesito che, nella zona di Villafranca di Verona dove ha sede la nostra scuola, preoccupa da tempo la popolazione.
Nei pressi dei piccoli centri di Quaderni e Caluri, due aziende private hanno previsto di costruire due siti di stoccaggio di rifiuti speciali contenenti amianto: impianti di notevoli dimensioni, destinati a soddisfare la sempre più crescente domanda di smaltimento di scarti industriali. La vicenda amministrativa che si è generata vede da anni contrapporsi i proponenti agli enti locali, a realtà associative, a larga parte della cittadinanza, al momento senza una soluzione certa: le discariche sono state formalmente autorizzate, ma il territorio sta in ogni modo cercando di bloccare la loro realizzazione.
Per quale motivo? La problematica è complessa da molti punti di vista: oltre alle questioni legali (quali sono i requisiti per collocare impianti di questo genere, chi deve farlo, chi deve monitorare, ecc.), è centrale la tematica ambientale. Un territorio come quello del villafranchese, vocato tanto all’agricoltura quanto all’industria e al turismo, con una notevole densità abitativa e soprattutto caratterizzato da una vasta e preziosa falda acquifera, è adatto a ospitare enormi discariche che comportano considerevoli rischi di inquinamento?
INDAGINE CONOSCITIVA
L’indagine portata avanti dalle classi 3BLA e 4ALA del liceo delle scienze applicate ha puntato quindi ad analizzare la complessità di questa tematica da diversi punti di vista e si è svolta in fasi successive.
Dopo una condivisione, fra le due classi, degli obiettivi generali di un’indagine conoscitiva, si è deciso di procedere alla divisione in team di lavoro formati da studenti, che si sono occupati di specifici task all’interno del progetto, anche sulla base delle proprie particolari competenze: produzione video, interviste, ricerche sulla normativa vigente; redazione e somministrazione di sondaggi e tabulazione dei dati emersi; analisi di laboratorio; scrittura/sintesi dei risultati.
Dalla discussione fra tutti gli studenti è stato quindi deciso di concentrare il focus dell’indagine stessa sulla questione delle discariche di amianto, in quanto particolarmente sentita nel territorio in cui ha sede la nostra scuola.
Si è pertanto deciso di procedere approcciando la problematica con diverse metodologie:
- reperimento di dati e informazioni sull’origine storica e sullo stato attuale del problema riguardante le due discariche;
- approfondimento sugli aspetti normativi inerenti lo smaltimento dei rifiuti speciali;
- focus sulle possibili problematiche da un punto di vista ambientale delle discariche in generale e di quelle contenenti amianto in particolare;
- individuazione degli enti locali coinvolti nella questione e intervista ai suoi rappresentanti, per conoscere meglio i risvolti amministrativi e la posizione delle istituzioni del territorio;
- incontro con i comitati di cittadini del territorio che da anni si occupano di studiare il problema, di sensibilizzare la popolazione e sollecitare soluzioni presso gli enti di governo;
- sopralluogo presso i siti delle due future discariche;
- raccolta, presso il sito di Quaderni, che già ospitava nei decenni passati una discarica ora chiusa, di campioni di acqua e di suolo;
- analisi qualitativa dei campioni di acqua e di suolo presso il laboratorio di scienze della nostra scuola al fine di individuare possibili agenti inquinanti già presenti;
- analisi quantitativa dei campioni di suolo affidata ad un laboratorio esterno;
- predisposizione di un sondaggio da sottoporre alla popolazione scolastica (alunni, docenti, famiglie) sulla tematica delle due discariche; - - predisposizione di una indagine da sottoporre, durante lo scambio culturale che coinvolge una delle due classi in Svezia, ai docenti della scuola svedese, al fine di confrontare le strategie di approccio al problema dello smaltimento dei rifiuti potenzialmente pericolosi;
- assemblea conclusiva e disamina dei risultati complessivi della ricerca per la sintesi delle considerazioni finali;
- redazione condivisa del documento conclusivo;
- copertura fotografica e video di tutte le fasi dell’incontro con montaggio di video intermedi che testimoniano le diverse fasi e del video creativo finale.
LA VICENDA DELLE DISCARICHE DI QUADERNI E CALURI
La storia delle due discariche comincia quando due aziende private iniziano l’iter amministrativo per ottenere il permesso di approntare altrettante discariche per rifiuti contenenti amianto.
La prima, quella di Cà Balestra presso l’abitato di Quaderni, viene prevista sul sedime di una delle tante ex cave di ghiaia che costellano il territorio del villafranchese, proprio di fianco ad una grande discarica da tempo dismessa, con un’area prevista di circa 15 ettari e una potenzialità di conferimento di 90mila tonnellate l’anno.
La seconda, quella situata a pochi metri dalla frazione di Caluri, in un terreno confinante con la caserma del Terzo Stormo dell’aeronautica Militare e dell’Aeroporto di Verona, è sostanzialmente simile e si prevede avrà una potenzialità media quotidiana di 500 tonnellate di rifiuti speciali, trasportati in loco quotidianamente da almeno 40 camion.
Entrambi gli impianti vengono previsti con un’altezza dal livello suolo di 16 metri, quanto un palazzo di quattro piani.
Entrambe, inoltre, ricadono in un’area di ricarica degli acquiferi, particolarmente delicata per le implicazioni che la costruzione di una discarica profonda almeno 15 metri può avere sulle dinamiche di falda.
La procedura di permesso per ambedue gli impianti è lunga e complessa e ha registrato numerose approvazioni e ancora maggiori stop amministrativi, con una intricata e non ancora conclusa lotta in punta di legge fra gli enti locali e i proponenti, che in parte ricostruiamo anche con un focus sugli aspetti legali e normativi della questione.
LA NORMATIVA SULLE DISCARICHE DI AMIANTO
Per quanto concerne gli aspetti normativi riguardanti la possibilità di smaltire rifiuti speciali all’interno delle discariche, gli studenti sono stati coadiuvati da un docente di diritto dell’istituto.
Si è pertanto appurato inizialmente come il “piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali” approvato dalla Regione Veneto con DCR.30/15 all’art. 15, comma 4, stabilisse che “è sempre vietata la realizzazione di discariche per rifiuti non pericolosi e pericolosi nelle zone di “alta pianura-zona di ricarica degli acquiferi” individuate con DCR n. 62 del 17/05/2006 [...]”.
Il Consiglio di Stato ha già avuto occasione di pronunciarsi sull’importante ruolo ricoperto dalla suddetta norma nell’ambito della tutela ambientale e del sistema delle falde acquifere. In particolare, con la sentenza n. 4535/17, il Consiglio di Stato ha statuito che il divieto contenuto all’art. 15, comma 4, del Piano Rifiuti approvato nel 2015 “appare ragionevolmente dettato dalla evidente esigenza di evitare ogni possibile contaminazione delle falde sotterranee che sono destinate a fornire acqua potabile (cfr. sul punto anche l’art. 94 del d.lgs. n. 152 del 2006), in ragione della possibilità di inquinamento delle falde anche come conseguenza di eventi eccezionali. In sostanza, la Regione non sembra aver fatto cattiva applicazione del prevalente principio di precauzione”.
Con la DGR. n. 988/22 di aggiornamento del Piano Rifiuti, tale articolo è stato però modificato anteponendo, all’inizio del comma 4, l’inciso “fatta eccezione per gli impianti dedicati di cui al comma 2 lettera a) del presente articolo”, ovvero proprio gli impianti di smaltimento di rifiuti contenti amianto.
Nella sostanza, mentre il Piano Rifiuti approvato nel 2015 prevedeva un divieto assoluto ed inderogabile alla realizzazione di discariche di rifiuti pericolosi e non pericolosi nelle zone di “alta pianura-zona di ricarica degli acquiferi”, a seguito dell’aggiornamento approvato dalla Giunta Regionale nel 2022 sembra ora possibile realizzare discariche per rifiuti contenenti amianto in tali territori.
L’introduzione di tale deroga ha portato alla subitanea proposta dei due progetti per la realizzazione di discariche di amianto in zona di ricarica delle falde acquifere: appunto i due progetti che sono oggetto della presente indagine conoscitiva.
I RISCHI DELLE DISCARICHE DI AMIANTO
Le discariche contenenti amianto comportano un potenziale pericolo per la salute sotto diversi aspetti. L'amianto è costituito da fibre che hanno la caratteristica di dividersi longitudinalmente, per cui esso mantiene questo suo aspetto fino alla dimensione di alcuni centesimi di micron. Per questo è così pericoloso se inalato, infatti può entrare in profondità negli alveoli polmonari. L'amianto è infatti stato riconosciuto come un cancerogeno certo per l'essere umano.
I rischi per la salute dovuti all'uso dell'amianto derivano dal possibile rilascio di fibre microscopiche dai materiali all'ambiente. Queste fibre disperse in aria possono essere inalate dall'uomo e le malattie che ne conseguono sono pertanto associate all'apparato respiratorio.
Il conferimento in discarica di materiale contenente fibre di amianto, per quanto possano essere prese le precauzioni richieste dai termini di legge, comporta comunque un fattore di rischio per la dispersione di esse nell’ambiente.
Inoltre il territorio villafranchese, e in particolare l’area adiacente al proposto impianto di Quaderni, è già stato utilizzato nei decenni passati per l’interramento, spesso senza distinzione fra tipologie di rifiuti, di rifiuti tossici. Il percolamento di residui della degradazione dei rifiuti è un fenomeno già ampiamente rilevato in diversi siti ed ha comportato un fattore di inquinamento per il terreno ad uso agricolo, le falde acquifere sottostanti e l’atmosfera.
AUDIZIONI, RICERCA DIRETTA IN LOCO E RACCOLTA DATI
Maggiori informazioni, dati e pareri sui due siti destinati alle future discariche sono quindi state raccolte in modi diversi.
Innanzitutto, è stata realizzata, nella sede del Comune, una intervista al vicesindaco di Villafranca con delega all’ecologia, dottor Riccardo Maraia, che ha ricostruito la vicenda dal punto di vista dell’amministrazione comunale, da sempre fortemente critica alla realizzazione delle due discariche.
In seguito l’aula magna dell’istituto ha ospitato un incontro con i rappresentanti del Comitato di cittadini che da tempo lotta per sensibilizzare la popolazione sulla problematica delle discariche di amianto. Il comitato ha fornito molto materiale utile all’approfondimento della questione ed ha esplicitato il suo parere sulla potenziale pericolosità di questo tipo di impianti in un territorio particolarmente complesso e delicato come quello villafranchese.
Per avere uno sguardo ancora più aderente alla realtà, gli studenti si sono recati a visitare i siti destinati alla costruzione delle due discariche. Nel sito di Quaderni, è apparso particolarmente evidente come l’impianto di conferimento andrà a ricoprire una grande area già interessata da una cava di ghiaia proprio a fianco ad una ex discarica oggetto, nei decenni scorsi, da ripetuti lavori di inertizzazione, richiesti dalla rilevazione di agenti inquinanti nel terreno circostante e nell’acqua di falda. La visita ha avuto l’apporto esperto del presidente del Comitato contro la discarica Gianni Bertaiola.
In questo stesso sito gli studenti hanno raccolto dei campioni di terreno da analizzare nel laboratorio di scienze della scuola e in un laboratorio esterno per constatare l’eventuale presenza di inquinanti derivanti dalla precedente discarica.
Nel sito di Caluri, si è potuto invece osservare, soprattutto, l’estrema vicinanza della futura discarica al centro abitato, ad una grande struttura alberghiera, agli edifici dell’Aeronautica Militare, alla trafficatissima strada provinciale che collega Villafranca al capoluogo, al sentiero di discesa degli aerei diretti all’aeroporto Valerio Catullo.
Tutte queste attività sono state riprese da un team di studenti che avevano il compito di documentare con immagini e video ogni momento dell’indagine conoscitiva.
L’ultima fase dell’indagine è consistita in una ulteriore raccolta di dati ed informazioni, che ha utilizzato metodologie diverse:
la redazione e la somministrazione online e di un sondaggio, destinato alla popolazione scolastica, i cui dati hanno mostrato come una maggioranza di studenti/famiglie fosse già al corrente delle problematiche inerenti alla realizzazione delle due discariche, pur non essendo pienamente conscia dei reali rischi per la salute di questo tipo di impianti. L’analisi in laboratorio dei campioni di terreno, che ne ha mostrato le caratteristiche chimiche e la presenza di metalli pesanti. La redazione di un’intervista in inglese da sottoporre ai docenti svedesi nel corso di uno scambio culturale in Svezia, volto a sondare quanto questa problematica sia sentita anche nel paese scandinavo.
Sulla base di tutte le evidenze raccolte durante l’indagine, le classi si sono infine riunite, simulando i lavori di una Commissione Parlamentare, per ricostruire quanto emerso da tutte le attività svolte e per elaborare un documento conclusivo.
CONCLUSIONI
La questione che è stata ampiamente analizzata in questa indagine conoscitiva ha fatto comprendere agli studenti quanto sia complesso e al contempo stimolante studiare una tematica ambientale sotto diversi punti di vista.
Innanzitutto, l’indagine ha dimostrato in modo lampante come il territorio che abitiamo sia un ecosistema davvero articolato e delicato, nel quale devono convivere le esigenze di un mondo industriale, che ovviamente produce una grande quantità di rifiuti e li deve smaltire, quelle dell’ambiente naturale, sempre più minacciato, e quelle della popolazione, che in quello stesso ambiente ci vive.
La riflessione conclusiva è volta però a sottolineare soprattutto quanto sia fondamentale che il governo del territorio - a tutti i livelli: comuni, Provincia, Regione, Stato - si occupi in maniera seria e approfondita di problematiche come quella che sono state prese in considerazione nell’indagine.
I quesiti che possono essere lanciati sono molti e riassumiamo qui quello che è sembrato più urgente: è opportuno che la normativa preveda misure più stringenti nel permettere la costruzione di una discarica contenente amianto, tenendo in debita considerazione, come fattori non prescindibili, le peculiari caratteristiche naturali e antropiche del territorio?
Proteggere noi e il paesaggio che ci circonda: alla fine di questa esperienza, gli studenti delle due classi coinvolte hanno compreso che questa sfida quotidiana deve essere affrontata tutti insieme, dai cittadini e dalle istituzioni che li rappresentano.
VIDEO CONCLUSIVO
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