Io come Te
- Primo premio ex aequo
- Anno scolastico 2023-2024
- Presentato da Istituto Comprensivo "Carducci - V. da Feltre", Reggio Calabria
Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Il progetto si propone la finalità di far riflettere i ragazzi sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1948 e di far cogliere loro l’importanza dei valori in essa affermati. In quest’ottica, ci si propone di far approfondire ai ragazzi uno degli articoli della Dichiarazione, verificarne l’attuazione nel proprio territorio, formulando una proposta volta ad assicurarne il rispetto.
L’Educazione ai Diritti Umani rappresenta una preziosa occasione per educare i giovani alla consapevolezza che tutti gli esseri umani nascono liberi in dignità e diritti, nonché incoraggiare tutti gli studenti a sviluppare competenze in ambito di “cittadinanza attiva” ispirate ai valori della responsabilità, legalità, partecipazione e solidarietà.
Il progetto parte dall’analisi generale del documento, inserito opportunamente nel suo contesto storico di attuazione. Ci si sofferma soprattutto sull’importanza dei diritti umani e della loro imprescindibile tutela, come forma di una convivenza civile e condivisa, all’insegna dei principi di uguaglianza e tutela della dignità di ognuno.
L’articolo su cui s’intende soffermarsi è:
Articolo 1
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”.
Finalità: Partendo dall’analisi di questo articolo, cogliere l’importanza del riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili.In tale contesto, nello specifico si richiede ai ragazzi di focalizzare la propria attenzione, in particolare, sul mondo della disabilità. Attingendo anche alla consultazione di ulteriore materiale (Convenzione sui diritti con persone con disabilità, 2006; Obiettivi Agenda 2030 n. 4, 8,10, 11), comprendere che le persone con disabilità non possono essere viste come oggetto passivo che richiede attenzione, cura, protezione, ma come soggetti attivi nella società, protagonisti nel prendere decisioni, nel richiedere diritti. Riconoscendo gli utili contributi, esistenti e potenziali, delle persone con disabilità in favore del benessere generale della comunità. Lo studio effettuato porterà al raggiungimento della consapevolezza che l’inclusione è un diritto della società moderna ed un vantaggio da tutelare ed incentivare. A tal proposito, l’educazione e il lavoro risultano essere i due ambiti particolari a cui far riferimento. Come per ogni persona, il percorso di istruzione e formazione e l’esperienza lavorativa rappresentano momenti essenziali anche per la vita di una persona disabile. È necessario pertanto sviluppare percorsi, servizi e tecnologie nuove che permettano di rispondere adeguatamente a tali necessità.
Fasi di lavoro
1- Verifica all’interno dell’ambito scolastico del reale abbattimento delle barriere architettoniche con ulteriore verifica dei requisiti di qualità: accessibilità, visibilità e adattabilità
2- Analisi dei principali ausili software per favorire una didattica inclusiva all’interno della scuola
3- Interviste ai docenti di sostegno, in qualità di personale competente in ambito di disabilità a scuola
4- Trascrizione in braille delle indicazioni delle targhe e della segnaletica presente a scuola
5- Uscite sul territorio comunalee contatto con le principali associazioni che si occupano di vari ambiti della disabilità (ipovedenti, sordi, autistici, down ecc. ecc.) con partecipazione congiunta alle varie attività ricreative e didattiche insieme ai ragazzi disabili
6- Ricerca sul territorio di “scuole” di formazione professionale che supportino l’accesso al mondo del lavoro per i disabili dopo la scuola
7- Realizzazione di locandine pubblicitarie che sponsorizzino e sensibilizzino l’opinione pubblica sulle attività delle associazioni operanti nel settore
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24 Aprile 2024
F. L. - Reggio CalabriaRealizzazione video
I ragazzi hanno realizzato dei video con le loro riflessioni sul progetto svolto. Il materiale è stato poi inserito nel prodotto finale inviato al Senato.
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19 Aprile 2024
F. L. - Reggio CalabriaIncontro con la comunità: Piccola Opera "Fondo Versace"
I ragazzi, accompagnati dai docenti, hanno fatto visita alla Comunità Piccola Opera "Fondo Versace" e svolto insieme agli ospiti dei laboratori creativi. ll Centro Diurno di “Fondo Versace”, accoglie persone adulte con disabilità psico-fisica; nello specifico le persone frequentanti il …
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19 Aprile 2024
F. L. - Reggio CalabriaLaboratorio Braille
I ragazzi, grazie all0'aiuto di un docente esperto interno, hanno potuto conoscere e sperimentare in prima persona il linguaggio Braille.
https://drive.google.com/drive/folders/1YgFQ5iLtydJ0IFKdBNkbG95DM3cJ0-Fp?usp=sharing -
08 Aprile 2024
F. L. - Reggio CalabriaLaboratorio Lis
I ragazzi, grazie all'aiuto del docente interno di musica, hanno realizzato un laboratorio Lis.
https://drive.google.com/file/d/1P3a3QiifyzTKbVhkhVp1pxiSxxq8-VqO/view?usp=share_link -
08 Aprile 2024
F. L. - Reggio CalabriaVerifica presenza facilitatori architettonici all'interno dell'Istituto
I ragazzi, accompagnati dai docenti referenti, hanno preso visione e documentato la presenza di facilitatori architettonici all'interno e all'esterno del nostro Istituto.
https://drive.google.com/drive/folders/1M28mzmgHRxXKtDGCzPAwWuck0_BcAWNS?usp=share_link -
05 Aprile 2024
F. L. - Reggio CalabriaConferenza con membri associazione operante sul territorio "Piccola Opera di Papa Giovanni"
I ragazzi hanno accolto nell'Aula Magna del proprio Istituto il presidente e uno dei soci fondatori dell'associazione "Piccola opera di Papa Giovanni". Tale associazione opera sul territorio reggino dal 1968 col preciso scopo di offrire un supporto concreto ai giovani/adulti …
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25 Marzo 2024
F. L. - Reggio CalabriaUna città inclusiva...
I ragazzi della Seconda H hanno realizzato un plastico che riproduce la loro idea di "città inclusiva"
Di seguito il link per accedere all'immagine del prodotto realizzato:
https://drive.google.com/file/d/1jjxopoKedSZ3un5lcMm6bBt8pIl3gKj-/view?usp=share_link -
25 Marzo 2024
F. L. - Reggio CalabriaPer entrare in argomento..
I ragazzi, dopo aver effettuato delle ricerche sulla Dichiarazione Universale dei diritti, hanno realizzato un PPT informativo. In particolare, si sono soffermati:
- Notizie storiche (documenti che hanno preceduto la stesura e la firma del documento, contesto storico in cui …
Il nostro progetto ci ha dato modo di confrontarci e riflettere su una dimensione, la disabilità, che non è lontana da noi ma intorno a noi. Abbiamo imparato che la “Dichiarazione universale dei diritti umani” contiene il “codice genetico” di una rivoluzione giuridica, politica e culturale che è tuttora in atto, nel segno della centralità della persona umana. Includendo in questa categoria, senza alcuna distinzione e/o discriminazione, tutti coloro che ne fanno parte. Il rispetto di questi diritti, proprio perché universali ed inalienabili, rappresentano la base per la costruzione di una società moderna che pone come suo obiettivo fondante il perseguimento della dignità, della pace e della giustizia universale. Eppure, in un mondo sempre più accessibile a tutto e a tutti, bisogna constatare che purtroppo non è effettivamente così. Tra i tanti spunti a nostra disposizione, abbiamo preferito concentrarci su un argomento a noi molto caro e presente anche nel nostro piccolo contesto sociale: la disabilità. Parlare di disabilità, significa soffermarsi su un tema complesso e denso di significato, ma allo stesso tempo necessario. È stata un’ottima occasione per creare piccoli spunti di riflessione da cui partire per guardare con più attenzione ad una realtà che con le sue particolarità colpisce e incuriosisce, ma spesso frena e intimorisce. Quando una persona ha una disabilità, spesso tende ad essere identificata come un soggetto in difficoltà, che ha necessità particolari, a cui bisogna dare una risposta nel modo più veloce e impersonale possibile. È fondamentale, invece, seguire una strada diversa ed intendere quella persona come un individuo con specifiche peculiarità e caratteristiche che non possono essere racchiuse e "inglobate" nella sua disabilità. La persona disabile vive spesso situazioni difficili, perché non solo si deve confrontare con i propri limi, ma deve fare i conti con gli atteggiamenti di chiusura e con i tanti dubbi che le altre persone possono di frequente avere riguardo alle sue reali capacità e potenzialità; Eppure basterebbe veramente poco per evitare questa situazione di disagio, sarebbe sufficiente che ognuno di noi, invece di avvalersi di una rapida occhiata per giudicare e farsi un'idea della persona con cui entra in rapporto, spendesse qualche minuto in più del suo prezioso tempo per osservare cosa si nasconde realmente dietro un involucro superficiale. Sicuramente nel corso degli anni sono cambiate tante cose riguardo alla disabilità, c'è maggiore attenzione rispetto al passato, si utilizzano in modo più adeguato maggiori risorse e sono tante di più le persone che si pongono con una mirata sensibilità nei confronti di chi si trova a convivere con una disabilità; però tanto ancora deve essere fatto per migliorare e migliorarsi, in uno scambio reciproco e consapevole. Chi ha una disabilità non chiede "corsie preferenziali", sente solo la necessità di sentirsi parte integrante del proprio contesto di vita, in maniera dignitosa e con un ruolo sempre più attivo. Riconoscendo gli utili contributi, esistenti e potenziali, delle persone con disabilità in favore del benessere generale della comunità, si è arrivati alla consapevolezza che l’inclusione è un diritto della società moderna ed un vantaggio da tutelare ed incentivare. A tal proposito, l’educazione e il lavoro risultano essere i due ambiti particolari a cui far riferimento. Come per ogni persona, il percorso di istruzione e formazione e l’esperienza lavorativa rappresentano momenti essenziali anche per la vita di una persona disabile, perché è nel rapporto con l’altro che l’uomo costruisce la propria identità. L’obiettivo vincente sarebbe quello di riuscire a eliminare tutti quegli svantaggi che la struttura e l’organizzazione della società pone davanti alla disabilità, in maniera da passare dalla cultura dell’handicap a quella dell’inclusività, ovverosia che afferma la diversità di ogni essere umano come condizione normale, quindi risorsa positiva, patrimonio di cultura. È necessario anzitutto adottare una nuova visione che ponga al centro la persona e la sua rete di relazioni anziché le tipologie di servizi di cui necessita, sposando una logica di inclusione e coesione sociale. A fronte di una disoccupazione crescente, la ricaduta negativa per le persone con disabilità è ancora più rilevante (solo il 50% delle persone disabili, in Europa, risulta occupato) e rischia di impoverire le persone che si trovano sprovviste di opportunità lavorative. È quindi necessario ripensare anche gli approcci per l’integrazione lavorativa, progettando e sperimentando modelli flessibili. Nonostante le innovazioni legislative in tema di inserimento lavorativo (Legge 68/1999) e le molte iniziative attivate anche grazie a progetti e a finanziamenti europei, tutt’oggi in Italia si rilevano livelli di occupazione dei disabili ancora piuttosto bassi. È necessario ripensare gli approcci per l’integrazione lavorativa, sperimentando situazioni lavorative durante i percorsi scolastici; progettando approcci flessibili con applicazioni e costi diversificati, con retribuzioni che integrino quelle di invalidità già percepite. La finalità del nostro lavoro è quella di contribuire a proporre una nuova prospettiva sociale della persona disabile che lavora, attraverso il raggiungimento di specifici obiettivi che vedano protagonisti i disabili stessi, le loro famiglie, le aziende, gli enti territoriali e le istituzioni. La strada da percorrere è lunga e difficile, perché essa implica un cambio di prospettiva e di cultura sociale, ma con la giusta partecipazione si può arrivare ad ottenere validi risultati. Sviluppare capacità personali e potenziarle in rapporto alle attitudini personali; favorire il mantenimento e lo sviluppo delle proprie autonomie; potenziare la presenza del soggetto con disabilità sul territorio di appartenenza; rafforzare e ampliare i rapporti significativi dei soggetti con le figure di riferimento della rete comunitaria; migliorare le competenze sociali e affettive della vita di relazione: sarà questa la nostra mission per dare maggiore rilevanza alla persona in una maniera che sia rispettosa e che tenga conto delle proprie differenze.
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