VORREI UNA LEGGE CHE... RICONOSCESSE AI BAMBINI IL DIRITTO ALL'OZIO
- VINCITORE
- Anno scolastico 2019-2020
- Presentato da Direzione Didattica I Circolo Marsciano - Scuola Primaria IV Novembre, Marsciano (Perugia) - Classi 5 A B
Il lavoro nasce da un’esigenza manifestata dai bambini in maniera piuttosto marcata e ricorrente: la gestione autonoma del proprio tempo libero. Impegnati ogni giorno in tante attività, anche extrascolastiche, dicono di avere pochissimo tempo da dedicare a se stessi, ai propri interessi, alla riflessione personale, al gioco libero, al dialogo con gli amici. Questa “corsa” li stanca, vorrebbero, ogni tanto, potersi tranquillamente annoiare e riprendere in mano il proprio tempo. Con l'insegnante svolgono attività di riflessione e ricerca sul concetto di otium latino, sul significato della noia, sul concetto di vuoto nelle filosofie orientali. L'approfondimento dei concetti di noia e di ozio esprime il loro desiderio di sottrarsi ai ritmi frenetici a cui troppo spesso li sottopone l'adulto. Chiedono di essere padroni del loro tempo, di manifestare liberamente il loro diritto al gioco, al riposo e all'ozio che invece spesso produce creatività e li mette in contatto con la loro dimensione più profonda. Oltre al disegno di legge producono testi, disegni, cartelloni, filastrocche, canzoni. Forte anche il richiamo ai Diritti del fanciullo per esprimerci quanto la frenesia quotidiana a cui sono sottoposti violi i loro diritti fondamentali. Il disegno di legge che hanno redatto è puntuale nell'espressione di questi diritti ed estremamente significativo del sentire profondo di questi bambini. Filo conduttore del progetto il loro "Messaggio per i grandi": "Restituiteci il nostro tempo libero che avete riempito troppo per paura che non impariamo abbastanza e per timore che ci possiamo annoiare. Noi bambini dobbiamo avere il diritto alla noia: è proprio da questa che nasce la creatività, la capacità di inventare un modo per occupare quel tempo che abbiamo a disposizione senza che l’adulto ci dica cosa fare e come fare, senza che ci sia sempre qualcosa di programmato".